In riferimento al taglio della vegetazione sulla sponda sinistra del torrente Ete Vivo, che ha generato allarmismi e successive richieste di sopralluoghi da parte delle autorità preposte al controllo, si precisa che l'appezzamento di terreno su cui è stato fatto l'intervento risulta una proprietà privata inscritta catastalmente nel foglio n. 3 del comune di Ponzano di Fermo.

Le piante abbattute sono costituite da alberature di Pioppo Nero (Populus Nigra) messe a dimora dal proprietario del fondo in modalità di impianto per arboricoltura da legno, regolamentato dall' art. 31 del D.G.R. Marche 2585/01 recepito dalla legge forestale della regione Marche n. 6/05.

Tale impianto artificiale ha un doppio uso; esso garantisce la solidità del terreno sottostante per mezzo delle radici e produce, una volta arrivato a maturazione, legna per uso sia domestico che commerciale.

La legge regionale sopra riportata consente all'utilizzatore, solo per la specifica tipologia di coltura, l'abbattimento delle piante a raso con relativa rimozione delle ceppaie, rispettando comunque l'assetto idrogeologico del terreno. Inoltre, per procedere al taglio l'utente non necessita di autorizzazione, ma è previsto che presenti una semplice dichiarazione inizio lavori.

Nella provincia di Fermo, invece, si è cercato sin da subito di educare l'utenza a richiedere l'autorizzazione al taglio anche per questo tipo di colture, al fine di poter dare eventuali prescrizioni riguardo l'aspetto idrogeologico del terreno, nel caso che l'utente abbia intenzione di rimuovere le ceppaie.

Nel caso specifico, vista anche la vicinanza del torrente Ete Vivo, le ceppaie non verranno rimosse ma creeranno nuove alberature che verranno successivamente abbattute una volta arrivate a maturazione, con le stesse modalità precedentemente descritte.