Saranno 10 i Lavoratori Socialmente Utili (LSU), residenti nel territorio ed iscritti nelle liste di mobilità della Provincia, che verranno impiegati all’interno del Tribunale e della Procura della Repubblica di Fermo. Lo stabilisce il protocollo d’intesa, valido per 12 mesi, siglato dal Presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, dal Presidente del Tribunale Ugo Vitali Rosati e dal Procuratore della Repubblica Domenico Seccia.

Nel documento, oltre ad un orario di lavoro di 20 ore settimanali per una durata di 6 mesi (rinnovabili per ulteriori 6 mesi), sono state evidenziate le mansioni e le attività che i lavoratori saranno chiamati a svolgere nell’ambito degli uffici amministrativi e delle cancellerie giudiziarie: movimentazione del carteggio; fotocopiatura e fascicolazione di documenti; uso di sistemi  informatici; fascicolazione, rilevazione ed elaborazione dei carteggi; collaborazione con le strutture amministrative.

Tale iniziativa va ad integrarsi con gli 8 tirocini formativi all’interno degli stessi uffici giudiziari - sui 21 complessivi negli enti pubblici del territorio - attivati nelle scorse settimane dalla Provincia di Fermo e che prevedono sempre un inserimento di 20 ore settimanali per 6 mesi, con la corresponsione di un’indennità mensile di 350 euro, erogata dall’Amministrazione provinciale.

Per quanto concerne l’accordo sottoscritto presso la sede centrale della Provincia, la preselezione del personale, verrà effettuata dall’Amministrazione provinciale attraverso il proprio Centro per l’Impiego, sulla base alle informazioni fornite dal Tribunale e dalla Procura. I nominativi saranno trasmessi agli uffici giudiziari, i quali procederanno alla selezione definitiva, accertando la corrispondenza delle competenze professionali possedute dai lavoratori in mobilità con le mansioni da svolgere, nonché il possesso dei requisiti morali e di condotta irreprensibile.

Come riportato nel protocollo, i Lavoratori Socialmente Utili potranno essere utilizzati a supporto di percorsi innovativi che assumono un carattere sperimentale, come il progetto DIGIT.

Con questa scelta, la Provincia di Fermo raggiunge due importanti obiettivi: il primo riguardante il personale posto in mobilità, che continuerà a svolgere un’attività lavorativa di indubbia valenza sociale e di accrescimento delle proprie competenze professionali; il secondo a vantaggio degli uffici giudiziari, che potranno avvalersi di personale in possesso di competenze professionali per un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle stesse strutture, con sicuro beneficio per il territorio, attesa l’importanza  dell’amministrazione della giustizia, per l’affermazione dei diritti dei cittadini e per la loro sicurezza.