Torna Somaria, seconda edizione, a Ortezzano, in provincia di Fermo. Un festival dedicato all’amico asino, un animale umile, spesso poco considerato o frainteso dal momento che l’epiteto “asino” viene associato a persone svogliate e non intelligenti. Nella filosofia di Somaria invece l’asino diviene il simbolo privilegiato di un’idea differente, e migliore, di rapporto con le risorse naturali, con il territorio, con il valore tempo.

Da venerdì 11 a domenica 13 luglio saranno giornate di incontri, con ascolto e narrazione di storie, passeggiate con l’asino, riscoperta di mestieri antichi ed antichi sapori. E poi musica popolare con la poetica voce di Frida Neri e la cornamusa scozzese di Alberto Massi, e le stornellate di gruppi folk locali insieme ai suoni d’arpa ed alle parole che, seduti intorno al fuoco, racconteranno le leggende della Sibilla, le avventure dei briganti, le storie delle donne guaritrici di campagna...

Ed ancora laboratori creativi ed i giochi di una volta, il tai-chi con il saluto al tramonto, il teatro di marionette ed un mercatino della biodiversità con i prodotti della buona terra marchigiana. Nei giorni del festival è prevista anche la partecipazione di Massimo Montanari, tra i più grandi conoscitori di asini a livello nazionale, guida ambientale, raccontastorie, bibliotecario ambulante con i suoi asini sapienti.

Per chiudere, un interessante convegno, domenica 13 luglio, dal titolo: “Biodiversità, ritorno alla terra e riscoperta del giusto tempo della natura” con relatori importanti come Maurizio Pallante, Bruno Contigiani, Fabio Taffetani.

Spazio anche alle arti figurative con Somariart, pittura e disegni en plen air, e con Obiettivo Asino, un concorso fotografico per fissare, in uno scatto, le immagini più fantasiose e simpatiche dei nostri amici quadrupedi. Verrà infine presentato il progetto M.U.L.A., per la valorizzazione dell’asino nell’economia agricola, turistica e sociale delle regioni del centro Italia (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo).

Somaria, che gode anche del patrocinio del circuito delle Città Slow, vuol promuovere oltre all’asino anche la cultura, le tradizioni e le produzioni agricole della val d’Aso. Durante la festa sarà infatti possibile gustare le prelibatezze preparate dalla Pro Loco di Ortezzano e la frutta del territorio.

“Questa iniziativa è un’occasione per riflettere sui valori del mondo rurale ed agricolo”, afferma l’Assessore Guglielmo Massucci, “valori che andrebbero sempre evocati accanto a quelle che sono considerate le principali attrattive del nostro territorio: la moda, il paesaggio marino e quello montano. La valle dell’Aso è naturalmente vocata all’agricoltura ed è una terra che ha imparato ad elaborarne e valorizzarne i ritmi e le stagioni, anche attraverso i tanti appuntamenti culturali dedicati alle tradizioni ed alla natura”.