Si celebra il 10 febbraio il Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita dalla Repubblica Italiana con la legge n.92 del 30 marzo 2004, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del nostro confine orientale.

Fu proprio nel giorno del 10 febbraio 1947 che il Trattato di Pace di Parigi tagliò come una scure un intero popolo fuori dai confini nazionali, costringendolo all’esilio. Tanti italiani abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia furono costretti così ad abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti; molti di essi furono uccisi nelle Foibe del Carso.

Il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti e l’Assessore alla Cultura Giuseppe Buondonno, ricordano che tale vicenda toccò da vicino anche il nostro territorio, poiché il campo di Servigliano (dopo essere stato utilizzato per l’internamento e la deportazione nei lager nazifascisti) fu campo di raccolta dei profughi istriani. Sottolineano, inoltre, l’importanza di questa ricorrenza, come occasione di conoscenza storica ed opportunità per ribadire i valori della pace, della democrazia e della fratellanza tra i popoli.

“Di fronte al dramma delle Foibe - hanno ribadito Cesetti e Buondonno - nessun Amministratore pubblico, esponente politico o singolo cittadino può voltare altrove il proprio sguardo. E’ fondamentale ricordare, anche a noi stessi, come la seconda guerra mondiale abbia alimentato livelli di sterminio e di alterazione della coscienza umana mai raggiunti in precedenza”.