Hanno ben ragione i giovani che hanno sollevato la questione dei ritardi dei pagamenti, nell’ambito del Progetto “Garanzia Giovani”, dell’indennità loro spettante da parte dei competenti uffici dell’Inps cui la Regione Marche ha demandato tale compito.

Detti ritardi costituiscono la manifestazione  più evidente di come il Progetto comunitario “Garanzia Giovani”, promosso dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni, abbia deluso, per esclusiva ed ingiustificata responsabilità degli stessi promotori, le aspettative di tanti giovani ai quali detto Progetto era stato preannunciato come un’eccezionale occasione per avvicinarli al mondo del lavoro.

Ed è questa, purtroppo, un’ulteriore dimostrazione di come in questo Paese non si riesca nemmeno a mettere adeguatamente a profitto le risorse comunitarie per dare fiducia ai nostri giovani.

Fin dalla sua approvazione, la Provincia di Fermo aveva evidenziato come il Progetto presentasse diverse carenze sia nelle scelte strategiche - quali ad esempio lo scarso peso riservato all’autoimprenditorialità e alla formazione professionale - e sia nelle disposizioni regionali di attuazione, compresa la modulistica, le quali anziché garantire snellezza nella gestione dello stesso si erano dimostrate sin da subito lacunose e frammentarie.

Le proposte collaborative di modifica, anche della modulistica, avanzate alla Regione Marche dalla Provincia di Fermo sono state totalmente disattese tanto che non è stata fornita alcuna risposta.

Nonostante ciò, poiché le richieste da parte dei giovani disoccupati e delle stesse imprese aumentavano giorno per giorno (il solo Centro per l’Impiego di Fermo ha gestito circa 2.000 adesioni, stipulato circa n. 440 patti di attivazione e portato a conclusione n. 220 tirocini formativi con altrettante imprese locali, tra cui, unico caso a livello regionale, un tirocinio presso la filiale di Parigi di un’impresa del fermano), la Provincia di Fermo, con un impegnativo sforzo organizzativo e correggendo le stesse carenze regionali, ha consentito che i giovani del territorio potessero cogliere le opportunità del Progetto Garanzia Giovani.

Nell’esprimere la convinta  solidarietà della Provincia nei confronti delle centinaia di giovani del nostro territorio che purtroppo, specie negli ultimi anni, non sono ancora riusciti a trovare un lavoro,  si conferma che i tirocini sono esperienze del tutto positive ed utili se vengono gestite in modo efficiente nelle procedure e nelle modalità.

Sarebbe stato sufficiente che i promotori, Ministero del Lavoro e Regione, per non ritardare l’attuazione del Progetto avessero preso esempio dall’esperienza della Provincia di Fermo che nella gestione delle oltre 600 work experience promosse dal 2010 non ha mai avuto di questi problemi.

Da ultimo, appare un abuso la decisione dell’Inps di avere applicato sui pagamenti dei tirocini del bimestre settembre/ottobre 2014 la ritenuta fiscale del 23%, tanto che, a seguito di apposito interpello al Ministero delle Finanze, tale tassazione è stata dichiarata illegittima.

Quindi, i pagamenti del bimestre novembre/dicembre 2014 avverranno nel corrente mese di febbraio senza alcun prelievo fiscale, mentre il prelievo fatto sul bimestre settembre/ottobre 2014 verrà restituito dall’Inps ai tirocinanti.

Si auspica che il Ministero del Lavoro, la Regione Marche e l’Inps adottino con immediatezza tutti i provvedimenti di competenza per adempiere anche nel futuro ai loro doveri nei confronti dei giovani che hanno creduto e fatto affidamento in un progetto e per ridare loro un minimo di fiducia nelle Istituzioni di questo Paese.

          

                                                                                                                                

                                                                                                                                 Il Presidente

                                                                                                                                Fabrizio Cesetti