Il Signor Di Ruscio, per uscire dall’oblio politico nel quale da tempo è precipitato, approfitta delle calamità naturali che hanno colpito questo ed altri territori per screditare l’operato delle donne e degli uomini che quotidianamente lavorano nella Provincia di Fermo, anziché esprimere solidarietà.

 Infatti in occasione di ogni emergenza, come una litania, ripete le medesime cose dimenticando che i lavori disposti dagli Uffici della Provincia dopo la tragica alluvione del 2011 sono stati approvati dal Commissario di Governo - Presidente della Regione Gian Mario Spacca - che ne ha attestato la necessità e il nesso di causalità riconoscendone più volte pubblicamente, anche di recente, l’efficacia ed anzi indicando la Provincia di Fermo quale modello da seguire.

 Ed il Commissario Spacca avrà sicuramente verificato su come sono stati spesi, da parte della Provincia di Fermo, i soldi pubblici perché è evidente che altrimenti non li avrebbe concessi visto che i fondi sono stati erogati successivamente alla esecuzione dei lavori.

 Il Presidente della Provincia non ha mai scaricato sulla Regione le responsabilità della situazione, ma la mancanza delle risorse economiche è un dato di fatto perché ha impedito la effettuazione di ulteriori lavori di messa in sicurezza la cui necessità, nei punti in cui si è verificata l’erosione, era stata segnalata a tutte le Autorità competenti che devono mettere a disposizione le risorse stesse.

 Né la Provincia di Fermo intende prendere consigli da colui che (come Sindaco di Fermo) ha realizzato ed inaugurato in fretta e furia - per meri scopi elettorali, tra l’altro naufragati - la variante del Ferro che ad ogni minima pioggia si erge, purtroppo, a testimone inflessibile ed incontestabile della incapacità amministrativa.

 Può stare tranquillo il Signor Di Ruscio che la Provincia di Fermo anche questa volta, nonostante la mancanza delle risorse a causa dei prelievi forzosi alle Province disposti con la Legge di stabilità, sarà in grado di intervenire tempestivamente per risolvere i danni causati dal maltempo e che il suo Presidente è impegnato, come sempre, in prima persona per questo obiettivo.

 Dovrebbe preoccuparsi, invece, il Signor Di Ruscio di se stesso e del perché risultino vani i suoi evidenti e disperati tentativi di collocarsi da qualche parte. Ma la spiegazione è semplice: i Fermani da tempo hanno aperto gli occhi sull’operato del Signor Di Ruscio e già nelle elezioni del 2009 eressero solidi argini per evitare che il fango della variante del Ferro di Di Ruscio travolgesse le Istituzioni pubbliche.

 Ed il tempo ha dimostrato che sono solidi argini.

 

                                                                                   Il Presidente

                                                                                   Fabrizio Cesetti