Chi sta ritardando le procedure amministrative finalizzate all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato non è certo la Provincia di Fermo interessata a che il procedimento amministrativo sia indirizzato al perseguimento del pubblico interesse, previa valutazione di tutti i fatti e gli interessi contrapposti per giungere all’emanazione del provvedimento finale.

Per questo la Provincia di Fermo, da sempre rispettosa delle norme di legge e delle decisioni della magistratura, ritenendo fondamentale quanto deciso dal Consiglio di Stato allorché afferma: “l’organo competente debba emanare una nuova valutazione alla luce delle considerazioni contenute nella sentenza del TAR”, ha da tempo invitato la Powercrop ad attivare le procedure fissate dalla legge che prevedono, tra l’altro, la pubblicazione dell’avviso di deposito del progetto. E’ certo che la salvaguardia dei posti di lavoro deve avvenire nel rispetto delle norme di legge che assicurano, a tutti i soggetti interessati, di partecipare al procedimento, e consentono alla pubblica amministrazione di tenere conto di tutte le situazioni giuridicamente tutelabili.

Pertanto non è la Provincia di Fermo a ritardare alcunché invitando al rigoroso rispetto di tutte le decisioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato ma chi, per ragioni del tutto incomprensibili, non corrisponde sollecitamente alle richieste della Provincia di Fermo.

Se l’avviso di deposito fosse già stato pubblicato non appena la Provincia di Fermo lo ha chiesto alla Powercrop, è certo che quasi tutto il tempo previsto dalla legge sarebbe già trascorso e le preoccupazioni espresse dalla RSU sarebbero superate.

La Provincia di Fermo, che deve tutelare tutti gli interessi dei cittadini coinvolti dal progetto, proseguirà nella sua azione di attenta valutazione del procedimento nell’ambito del complesso quadro normativo di riferimento consapevole che, come dispone il Consiglio di Stato, “la VIA valuta complessivamente l’impatto sul sito specifico…”, il “merito è insindacabile da parte del Giudice adito” e “fermo restando che i tempi di conclusione del procedimento sono quelli dettati dalla legge”.

Forte di questa consapevolezza la Provincia di Fermo non ha alcuna preoccupazione di incorrere in presunte, quanto insussistenti, responsabilità.