Si è svolta di recente presso la Provincia di Fermo una conferenza stampa convocata dal Presidente Aronne Perugini alla presenza dell’Assessore regionale Fabrizio Cesetti sulla questione dell’ipotizzata chiusura della Prefettura di Fermo.

Lo schema di D.P.R. che è stato diffuso in questi giorni, è ancora una bozza, tanto che non è stato deliberato neanche in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, non è stato acquisito il parere del Consiglio di Stato e non ha avuto i pareri delle competenti Commissioni parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, passaggi questi che precedono la definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri.

“C’è margine ampio affinché questo provvedimento non venga adottato nei termini ipotizzati - afferma Fabrizio Cesetti  Assessore della Regione Marche  - ed è per questo che è necessaria una battaglia che veda coinvolte tutte le Istituzioni pubbliche, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria di tutte le Province interessate.”

“Un provvedimento sbagliato e intempestivo – prosegue Cesetti – che evidenzia un inaccettabile arretramento dello Stato dai territori; si ha l’impressione che le Province interessate vengano lasciate a loro stesse ed abbandonate proprio in un momento particolare come quello attuale che vede, da una parte, l’aumento della criminalità organizzata e, dall’altra, la gestione straordinaria dei flussi migratori alla quale si può far fronte grazie all’opera di coordinamento delle Prefetture ed alla straordinaria solidarietà di cui è capace il nostro Paese”.

E per quanto riguarda il nostro territorio la presenza della Prefettura è ancora più necessaria considerata l’alta densità produttiva e abitativa che richiede una forte azione di prevenzione dal pericolo di infiltrazioni criminali.

“Questo è un ennesimo ‘spot’ – prosegue Cesetti – che si basa su un risparmio ‘presunto’ e non reale, per cui la proposta che mi sento di avanzare per raggiungere una razionalizzazione dei costi e il mantenimento delle Prefetture sui territori è che le stesse potrebbero essere ospitate negli edifici pubblici (a Fermo è possibile farlo) e  le risorse risparmiate potrebbero essere destinate al rafforzamento delle Forze dell’ordine sul territorio, con il potenziamento degli uomini operativi sul territorio. Oppure se proprio si vuole riorganizzare, si preveda una Prefettura unica in ogni Regione ad eccezione per quelle Regioni con forte incidenza di criminalità organizzata.”

“Fino ad oggi non c’era stato nulla di concreto, si parlava di questo provvedimento ma di fatto se ne è avuta notizia solo con la diffusione da parte delle organizzazioni sindacali di questa bozza di DPR – evidenzia a sua volta Aronne Perugini  Presidente della Provincia di Fermo – quindi non siamo in ritardo, ma ancora una volta non siamo stati coinvolti in questo processo di riorganizzazione,  tanto che non è stato aperto un tavolo di confronto con le realtà istituzionali e non c’è stato nemmeno un esame preventivo in Conferenza Stato Regioni e le Istituzioni del territorio non sono state coinvolte.”

Sarebbe infatti interessante capire qual è il risparmio effettivo che deriva dall’accorpamento di 23 Prefetture ad altre, - prosegue Perugini - perché vorremmo poter esporre la nostra proposta pratica ed operativa, che intende conseguire lo stesso risparmio con soluzioni condivise perché altrimenti questo è una mortificazione di un territorio produttivo come è il Fermano. E’ per questo che condivido le proposte dell’Assessore Cesetti, e fin da subito mi attiverò per coinvolgere i Presidenti delle altre 23 Province coinvolte, il Consiglio Provinciale e l’Assemblea dei Sindaci.”

“Il Prefetto di Fermo Dr.sa Angela Pagliuca con il tavolo dell’ordine pubblico ha avviato in questi anni un’azione utilissima per il contrasto della prostituzione nella zona costiera - continua il Presidente Aronne Perugini – per cui la soppressione della Prefettura di Fermo riporterebbe il territorio indietro rispetto agli importanti risultati ottenuti, ed è del tutto evidente che questo arretramento avrà dei risultati negativi nei confronti dei cittadini del Fermano. Così come sta succedendo con l’abolizione delle Province dove il  Governo non ci sta mettendo nelle condizioni di svolgere nemmeno quelle funzioni che come Ente di Area Vasta lo stesso Governo ci ha assegnato. Se la Provincia si trova in difficoltà le conseguenze negative ricadono sui cittadini e sulle imprese, costretti a percorrere strade al limite della praticabilità perché non si è in grado, a causa dei prelievi forzosi dello Stato, di effettuare le necessarie opere di manutenzione.

Il Consigliere Regionale Francesco Giacinti, che non è potuto intervenire alla conferenza stampa, condivide questa impostazione e sarà al nostro fianco a supportare tutte le nostre azioni.