Mercoledì 9 marzo 2016 si è tenuto, nella sede del Consiglio provinciale di Fermo, il Convegno su: “L’Apprendistato professionalizzante, analisi della formazione svolta nel territorio fermano” nel corso del quale sono stati illustrati gli esiti dell’attività svolta dalla Provincia di Fermo in questo particolare settore dell’attività formativa.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente della Provincia di Fermo Aronne Perugini che, con orgoglio, ha rivendicato il ruolo svolto dalla Provincia di Fermo, che, seppure con un ridotto organico, nello scorso anno è stata in grado di avviare alla formazione in classe circa 1000 apprendisti, con uno stanziamento di 678.511 euro.

Per raggiungere questi risultati, rispettando l’obbligo dei 45 giorni per chiamare gli apprendisti in formazione, ha precisato il Responsabile della Formazione Maurilio Cestarelli, è stato fondamentale suddividere il territorio in quattro ambiti, assegnati a quattro enti di formazione, rendendo più agevole il percorso formativo per gli apprendisti e le loro aziende.

In questa prima fase, per finanziare gli interventi, sono stati utilizzati i fondi ministeriali ed in seguito si potrebbe ricorrere ai fondi FSE.

Particolarmente significativo è stato l’intervento diretto del Centro Locale di Formazione della Provincia di Fermo, ubicato a S. Elpidio a Mare, che ha formato specialisti nella calzatura, per particolari lavori (premonta, taglio CAD Cam e modellisti) molto richiesti nel settore.

L’Ente di formazione IAL Marche, promotore del convegno, rappresentato da Daniela Marinelli, che ha lavorato nell’area tra Porto S. Elpidio e S. Elpidio a Mare, ha fornito la fotografia del progetto formativo che si è esteso ad una platea di 900 lavoratori, il 60% del settore calzaturiero, di cui 442, provenienti da 266 aziende del territorio, hanno usufruito della formazione in aula, con 36 docenti con più di 10 anni di esperienza e sette mediatori.

La flessibilità e l’ascolto delle problematiche delle Ditte ha permesso di rendere più fruibile questo percorso, sia a realtà aziendali rilevanti come la Tod’s, Nero Giardini o Loriblu, che ad aziende aventi un numero minore di dipendenti.

Simona Pelosi, People Excellence della Tod’s, ha sottolineato quanto sia importante per l’azienda che produce tre marchi in tre settori diversi, come la calzatura, la pelletteria e l’abbigliamento, avere lavoratori più motivati, con l’opportunità di crescita e di sviluppo che derivino da un percorso di formazione.

Inoltre ha evidenziato come si sia trattato, in questo caso, di un’esperienza positiva, con un confronto costante con l’Ente locale, per cui è stato possibile avere una formazione in azienda con un percorso personalizzato.

Positiva è anche l’esperienza per Gildo Cattolica, titolare dell’azienda Gildo Tomaificio che gestisce 60 dipendenti, che, dopo una certa iniziale criticità, ha stabilito un ottimo rapporto con l’ente di formazione IAL, tale da permettere una gestione sostenibile del lavoro aziendale con l’attività didattica degli apprendisti.

Interessante è stata l’analisi dell’indagine svolta dalla professoressa Michela Cortini, psicologa del lavoro dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, che aveva elaborato già nel 2014 un’analisi dell’attività svolta dallo stesso Ente di formazione con la collaborazione della Provincia di Fermo in occasione della formazione dei lavoratori in cassa integrazione in deroga nel territorio fermano.

La docente ha sottolineato la grande importanza di un approccio motivazionale nel lavoro da parte dei giovani, che porta ad un migliore rendimento, grazie alla soddisfazione lavorativa che si trasforma in identificazione organizzativa.

A conclusione del convegno l’Assessore al Lavoro, Formazione Professionale e Istruzione della Regione Marche, Loretta Bravi si è soffermata su alcuni punti fondamentali di quello che sarà l’azione del governo regionale.

Ha coordinato gli interventi della giornata Sauro Rossi, Segretario Regionale CISL Marche.