Sig.re e Sig.ri Consiglieri,

è con grande onore - e anche con un po' di emozione - che mi accingo ad iniziare il nuovo mandato del Consiglio Provinciale.

La Provincia, e questa sarà la vera sfida dei prossimi mesi e anni, dovrà ritrovare un proprio ruolo nell’assetto costituzionale: Funzioni, Risorse  e Valore. E se le funzioni potrebbero rimanere le stesse di quelle che oggi ha mantenuto in quanto diventa difficile pensare e riaprire la fase appena conclusa di riassegnazione di funzioni e personale e che ha visto una mole di lavoro e di riorganizzazione infinita dei singoli settori. Non possono restare gli stessi i concetti di risorse e di valore.

Una premessa che esce dall’etichetta, ma necessaria per inquadrare la sfida che abbiamo davanti. Tutti, a cominciare da chi oggi è qui. Invitati che ringrazio per l’onore che mi hanno fatto nell’essere presenti  in questo momento molto importante per l’istituzione e che rappresento.

Ringrazio il Prefetto Dr.ssa Di Lullo che ha avuto parole significative e di forte incoraggiamento nel suo messaggio d’auguri per la mia elezione.

Ringrazio l’onorevole Petrini il Senatore Verducci e il Senatore Ceroni che spero continuino a costituire un punto di riferimento importante per il territorio di questa Provincia e per le scelte che dovranno essere portate avanti.

Ringrazio i Rappresentanti della Regione Marche l’Assessore Cesetti, il Consigliere Giacinti  la Vice Presidente Malaigia e la Consigliera Marcozzi che sapranno sicuramente e degnamente rappresentare le esigenze di questo territorio nell’Ente Regione, Ente direttamente coinvolto da questa fase di riorganizzazione istituzionale dei livelli di governance.    

Ringrazio chi mi ha preceduto nella Presidenza di questo Ente ed anzitutto il Presidente Cesetti che ha avviato e curato la nascita di questa giovane provincia fermana dando l’imprinting ad un ente che dopo tantissimi anni vedeva finalmente la nascita anche a Fermo. Al Presidente Perugini che ha dovuto gestire una fase successiva e di applicazione del nuovo processo di riforma dell’Ente Provincia iniziato con il Governo Monti e concretizzato dalla legge Del Rio e con tutte le difficoltà ad esso conseguenti.

Un ringraziamento particolare va chiaramente a Sindaci e Consiglieri dei Comuni della Provincia di Fermo non solo in quanto elettori, ma è a loro che va la mia attenzione perché è grazie a loro che ho cominciato questo compito ma è insieme a loro che vorrei raggiungere dei buoni risultati per questo territorio.

Un saluto ed un ringraziamento va sicuramente ai Consiglieri provinciali eletti con i quali collaboreremo  nei prossimi mesi avendo come obiettivo una crescita del territorio con una conseguente crescente qualità della vita che deve rendere la Provincia di Fermo come un territorio in cui “sarà piacevole” vivere…..

Un saluto va anche ai consiglieri che seppur candidati non sono stati eletti in Consiglio Provinciale ma che hanno dato, al pari di chi è stato eletto, un apporto importante al  risultato delle singole liste ma anche un contenuto ed una partecipazione dei territori che hanno arricchito la discussione e che spero non venga dispersa.

Arrivo a questo incarico a seguito di un’elezione, che seppure di secondo grado, è stata una manifestazione importante di fiducia, una gratificazione che mi riempie di responsabilità che è iniziata con una sottoscrizione della mia candidatura da parte di 127 amministratori (ne erano sufficienti 74) e si è concretizzata con un risultato pari all’ 81% , una elezione che comunque mi ha vista a confronto con un’altra candidata che stimo e rispetto … stima personale accresciuta per essersi “messa in gioco” in questa competizione elettorale.  Vorrei andare oltre lo slogan della sindaca Paoloni in campagna elettorale: “solo io rappresento i piccoli Comuni”. E lo faccio senza esitazione, perché questa provincia è costituita essenzialmente da piccoli comuni e da loro non si può assolutamente prescindere. Lavorerò con ogni rappresentante e lo farò sapendo che occorre lavorare e collaborare con sempre maggior convinzione perché in questa fase politica ed economica sono proprio quelli che sono più in difficoltà e che insieme a tutti loro possiamo realmente pensare alla Provincia come “Casa dei Comuni”.

Un’elezione e una mia disponibilità che non è stata né scontata né presa a cuor leggero con l’intento di mettersi medaglie al petto. Finiamola di leggere la Provincia come un “poltronificio  politico utile a piazzare politici, parenti, e amici”. Questo che mi accingo a guidare è un Ente con importanti funzioni che incidono sulla vita delle persone. E chi è qui lo fa per spirito istituzionale, visto che, è bene ribadirlo, nessuno che si siede in questo Consiglio riceve uno stipendio, un compenso.

Credo invece che mettersi a disposizione, e questo vale sia per il presidente che per i consiglieri, contemporaneamente allo svolgimento di un altro mandato politico che non è né semplice né leggero, Va letto (non solo per me sia chiaro) come un dare una disponibilità massima alle istituzioni democratiche di questo paese con l’intenzione di svolgere al meglio le proprie funzioni.

Non ho stilato un programma politico o depositato delle linee di mandato in analogia con quanto avviene con il mandato da Sindaco ma alcuni punti caratterizzeranno senza alcun dubbio il mio e nostro agire politico.

Chiedo fin da oggi ai colleghi Sindaci di sentirsi parte attiva nella gestione di questo Ente. La mia idea di territorio rappresenta l’immagine di una rete e fare rete, collaborare risolvere insieme i problemi significa dare pari dignità a tutti gli Enti siano essi di piccole medie e grandi dimensioni perché un territorio complesso come il nostro li contiene tutti ed una fuga in avanti di qualcuno senza portare con sé l’intero territorio non è sviluppo: è arretratezza culturale e può essere un comportamento solo auto lesionista.

Abbiamo di fronte a noi delle partite importanti per il territorio e riguarderanno l’ambiente (ricordo su tutto l’attivazione dell’ATA),  la scuola (rete scolastica e strutture), il territorio (programmazione e prevenzione), la viabilità (la sicurezza e facilità di spostamento sul ns territorio) ma poi ci sono le pari opportunità, lo Sportello Europa, una Protezione Civile da recuperare e potenziare e che abbiamo visto  quanto importante sia nei momenti di crisi per supportare le nostre popolazioni. Ma su tutti c’è la ricostruzione post terremoto che seppure non gestita in maniera diretta dalla Provincia è un elemento che non può essere liquidato con superficialità se vogliamo che oltre a ricostruire le ferite prodotte da questo terribile sisma si possa ribaltare questo momento di difficoltà in una potenzialità per il nostro territorio e per  dirla con le parole del Commissario Errani “questo territorio ferito possa diventare un esempio di sviluppo di una nuova economia”.

Tutte le scelte appunto saranno declinate e trovate insieme al territorio ai suoi consiglieri provinciali che lo rappresentano ed ai sindaci che lo amministrano ed è in questa sede che il vero programma di mandato vedrà la sua vera definizione ed attuazione.

MI vorrei muovere in continuità con le precedenti Amministrazioni Provinciali: l’operato di Cesetti proseguito poi con il mandato Perugini rappresentano la linea direttrice lungo la quale si snoderà questo periodo

Però, perché c’è un pesante però, il tutto non può essere realizzato se alla base non c’è una buona organizzazione del lavoro e delle forze lavoro…la continua e pesante emorragia di personale dovuta all’incertezza, anzi al presunto smantellamento dell’istituzione provinciale unitamente all’impossibilità per l’Ente di procedere (ad oggi) a nuove assunzioni mina fortemente la riuscita di ogni operazione. Per questo una riorganizzazione e una forte spinta motivazionale deve essere trovata con tutti i dipendenti di questa Provincia, Perché se di ripartenza si deve parlare occorrono nuove intenzioni e nuovi occhi con cui guardare la potenzialità di questo Ente.

L’esito del Referendum ha cambiato il corso degli eventi, per cui non essendo più un Ente in smobilitazione deve anzitutto arrestarsi il flusso di risorse verso lo stato Centrale previsto dalle varie leggi di stabilità. Dovrà iniziare una assegnazione di risorse umane, economiche e finanziarie che permetta lo svolgimento di funzioni assegnate ad un livello dignitoso.

Infine, e lo dico a poche settimane della mia elezione, spero che i nostri rappresentanti politici nazionali si rendano conto che questo Ente, non più ora area vasta ma Provincia, ha la necessità di avere degli organi politici eletti direttamente dai cittadini e con una loro totale autonomia. Mi auguro pertanto che questo appello (che dopo il referendum arriva da più parti) venga raccolto e ben compreso da nostri legislatori.

 

Durante la campagna elettorale si è cercato di segnare questa elezione con un marchio politico. Se non vi fossero bastate le mie parole per capire che qui dentro si parlerà con una voce sola, quella del territorio, affido il pensiero finale a chi la storia l’ha fatta davvero: Alcide De Gasperi. “Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale”. Questo è il mio augurio e sono certo che insieme, con tutti voi oggi presenti, qualcosa riusciremo a fare.

 

Dr.ssa Moira Canigola

Presidente della Provincia di Fermo