Oggi il secondo incontro del tavolo che si è attivato lo scorso 31 gennaio su sollecitazione di alcune associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali.

 

“Oggi, in questo secondo incontro, si è rispettato l’impegno – commenta la Presidente della Provincia Moira Canigola, di riconvocarsi subito dopo il MICAM e di allargare il tavolo anche alle altre associazioni di categoria ed oggi sono presenti: Cgil, Cisl (la Uil è venuta al primo incontro) Confindustria, CNA, la Cia, la Coldiretti, la Confcommercio, la Confartigianato, la CCIAA.”

“Siamo partiti - continua la Canigola-  da un’analisi del sistema produttivo che formalizzeremo sottoforma di un documento, dal quale evidenziamo la grave crisi economica che ha colpito il nostro territorio che ha avuto un peggioramento con gli eventi sismici a partire dal mese di agosto u.s.”

“Lo scopo di questo tavolo “ Competitività e sviluppo della Provincia di fermo” è quello di essere propositivo  attraverso obiettivi specifici, da approfondire di volta in volta, e da sottoporre attraverso istanze alle istituzioni che ci sono più vicine o gerarchicamente superiori. – precisa la Presidente Canigola - Come Provincia, pur non avendo competenze in questo settore, abbiamo accettato di metterci a disposizione per fare questa azione di raccordo e di sostegno tra tutte le attività presenti”.

Dal mondo delle associazioni di categoria e sindacali con voce unanime è stata espressa la necessità di far arrivare queste istanze ai vertici regionali che a loro avviso, e anche per responsabilità delle stesse associazioni,  non hanno appieno coscienza delle criticità che il sistema produttivo e sociale sta vivendo.

 Le istanze che le associazioni datoriali e sindacali rivendicano sono:

·         una maggiore attenzione per tutto il territorio fermano che si traduca in scelte politiche mirate volte a destinare più risorse in questa area fortemente colpita da una crisi che si sta strutturando aggravata dalle conseguenze del terremoto.

·         Misure straordinarie che vadano ad arginare il fenomeno di desertificazione del territorio montano a causa del terremoto, desertificazione che avrà ripercussioni in tutto il territorio provinciale: tutto il sistema turistico, commerciale, artigianale, agricolo e industriale avrà ripercussioni negative se non si metteranno in campo azioni di programmazione mirate per sostenere sia le imprese del cratere sia quelle fuori dal cratere.

·         un intervento sugli ammortizzatori sociali, perché l’ultima riforma approvata dal governo lasceranno sul lastrico decine di lavoratrici e di lavoratori, oltre a creare danni alle imprese.

·         un intervento sulla presenza degli enti pubblici con l’istituzione di due Camere di Commercio nella regione, una Marche Nord e una Marche Sud.

·         Il potenziamento dell’INPS, che a Fermo ancora non funziona a pieno regine a causa della carenza di organico

·         Interventi a sostegno del distretto calzaturiero per incentivare l’internazionalizzazione

·         La specifica della destinazione dei 2 milioni dell’Enit previsti nel Decreto 189 (per i quali nessuna ordinanza ne specifica la destinazione)

·         La definizione con le parti sociali e datoriali della legge quadro della riforma del settore turistico che la Regione deve emanare tenendo conto della Bolkestein (il 2020 è vicinissimo)

·         Azioni affinché, dopo le vicissitudini della riforma e soprattutto per l’esito del referendum del 4 dicembre, Le Province vengano rifinanziate per la gestione dei servizi essenziali (scuole e strade) de

 

Dal tavolo – conclude la Canigola – è emerso un quadro di insieme di tutto il territorio e il lavorare tutti insieme è fondamentale per la soluzione dei problemi che oggi si sono rappresentati. Questo obiettivo, non è né semplice, né usuale.

Il tavolo si è aggiornato al 28/02/2017 alle ore 9.30 per sviluppare alcuni temi prioritari su cui lavorare e coinvolgere le istituzioni sovra ordinate interessate.

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