Sui tutor occorre fare un doveroso chiarimento.

L’Amministrazione Provinciale di Fermo nell’interesse della Sicurezza stradale e nel pieno della legalità nel mese di agosto ha informato con anticipo del cambio del sistema di rilevazione nel solo tratto della SP 219 ETE MORTO dove gli impianti venivano trasformati da “rilevamento della velocità media - tutor” a rilevamento di “velocità istantanea” con postazione fissa e senza obbligo di contestazione immediata.

Informazione riportata sia sul sito internet della provincia che su i quotidiani locali cartacei e online.

Non è vero che il numero di verbali è aumentato in maniera esponenziale, si è passati da una media di 1000/1200 al mese a 1400/1500.

Con il precedente sistema di rilevazione della velocità media molti automobilisti, imboccando strade secondarie, pur superando il limite di velocità non venivano sanzionati  perché non passavano su entrambi i rilevatori, eludendo così il rispetto delle norme e mettendo in pericolo se stessi e gli altri.

Non possiamo invocare la sicurezza e farci grandi quando ci troviamo di fronte ad incidenti gravi e/o mortali piangendo vittime e poi difendere chi non rispetta i limiti di velocità.

Chi non rispetta i limiti non può essere giustificato da nessuno e nessuno può accampare motivazioni che la Provincia ha “bisogno di far cassa”.

Non abbiamo bisogno di far cassa abbiamo bisogno di far rispettare i limiti per far si che le nostre strade, soprattutto quelle a scorrimento veloce come la Mezzina, non siano teatro di incidenti mortali come in passato.

Non è certo con i proventi delle multe che si chiudono i bilanci, per questo come Presidente di Provincia ho intrapreso altre strade più istituzionali e mirate a restituire dignità ad un Ente che ha a cuore i servizi da erogare ai cittadini, strade che dopo un  confronto serrato con il Governo attraverso l’UPI Nazionale e regionale e attraverso il confronto con la regione, ci ha portati a chiudere un bilancio con qualche risorsa da destinare anche alla messa in sicurezza di alcuni tratti di strade provinciali come già fatto per altro in passato nonostante la situazione di difficoltà.